Richard Stallman al Forum della Leopolda

Devo proprio ammettere che la presenza di Richard Stallman in Italia e in particolare al Forum della Leopolda in occasione dell’evento sulla Sanità e Innovazione, ha suscitato molta emozione. Non capita spesso di avere davanti un mito, un’icona dell’Information Technology che nonostante gli anni trascorsi si mostra in tutta la sua coerenza e convinzione.

Dal 1984 anno di nascita di GNU e Free Software Foundation sono passati 33 anni e cosa che non succede spesso nel mondo dell’Information Technology, le motivazioni che portarono allora a questa nascita sono adesso attualizzate come baluardo per la difesa della persona e per la corretta applicazione del principio della privacy. Questi temi sono assai prossimi al concetto di salute in quanto si tratta di respingere le possibili intrusioni, come il corpo reagisce, come può, agli agenti esterni avversi e nocivi.

Richard Stallman ha chiarito con la sua solita semplicità, il valore del diritto alla privacy più come un bene che come semplice rispetto di prescrizioni legislative. Il software libero infatti è ispezionabile nel codice e non può contenere i fatidici agenti di profilazione che carpiscono in qualche modo ciò che preferiamo e ci propongono poi un assalto commerciale il più possibile vicino a ciò che risulta essere di nostro gradimento.

Questo non accade solo durante la navigazione in rete ma anche con i video e la musica che vediamo e ascoltiamo attraverso la rete.

Ormai è noto che la spesa ripartita per la pubblicità vede perdenti i classici canali tradizionali (giornale, televisione) e in crescita la spesa per la pubblicità Internet che ha caratteristiche diverse da soggetto a soggetto e si basa appunto sulla profilazione acquisita via rete spiando il nostro comportamento e non è più a pioggia come accade con i canali tradizionali.

Caro Richard Stallman grazie perchè ci hai dato visibilità di quello che sta accadendo oggi anche se è difficile difficile andare avanti rinunciando ad esempio allo smartphone, come tu hai fatto, in quanto agente attivo di nostre profilazioni a favore di altri.

Quindi anche se non possibile un punto di ritorno, sostengo che è fondamentale maturare la corretta consapevolezza e accettare in modo cosciente “le regole del gioco” piuttosto che in modo “incosciente”. La consapevolezza è infatti la prima arma idonea a favorire la migliore difesa.

Grazie ancora Mr.Stallman è vero come hai detto “free software is not free beer” il valore del software libero non sta nella presunta mancanza di costo ma nella difesa di valori importanti e di diritti inalienabili


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