La necessità di poter contare su partnership può accrescere in modo significativo l’offerta di un’impresa e questo è particolarmente significativo per le imprese che offrono servizi. Il tema delle competenze si confronta sempre con la domanda e a fronte di questa emergono i gap nella competenza e quindi nell’offerta che giustificano organizzarsi in rete d’impresa.
La Rete d’Imprese è di fatto una derivazione dell’organizzazione a matrice che è sempre più mirata a coprire domande articolate con le migliori competenze disponibili in questo caso il contesto non è di una sola azienda ma di più aziende autonome e in grado di offrire molto più della semplice somma delle parti.
Una Rete d’Imprese nasce spesso da relazioni personali anche se non è un pre-requisito e si maturano intese che devono essere comunque definite e trasformate in modo specifico a livello contrattuale e quindi non funziona il mantenimento indefinito nel tempo delle relazioni informali tra imprese, al massimo può essere utilizzato in un progetto che funziona da test.
La creazione di reti ben strutturate permette di contenere i rischi e l’investimento individuale in innovazione, dunque di innovare in modo più efficace. La Rete d’imprese apre questa possibilità sia perché permette di ridurre ridurre il rischio (se ben gestita) sia perché consente con una minore esposizione per gli investimenti realizzati – di alzare la posta, puntando ad innovazioni più complesse e difficili di quelle – fin troppo imitabili – praticate in passato.
Tutto questo funziona se la Rete d’imprese si struttura definendosi in modo contrattuale e garantendosi una governance vista non come uno strumento di egemonia ma di servizio condiviso. In questi contesti l’ITSM affronta uno dei suoi compiti di maggiore peso strategico costituendo un punto di riferimento per i servizi condivisi e strumentali alla Rete che per quelli proposti che rappresentano il fronte del business.
Nel contesto di una Rete d’Imprese risulta particolarmente applicabile il framework SIAM (Service Integration and Management) che si occupa appunto della gestione di servizi aventi sourcing / fornitori differenziati. Ricordo che i framework sono utili come punto di partenza e di confronto durante le fasi di progettazione e quelle operative / realizzative.
Il modello di Rete d’Imprese ha il suo ciclo di vita che passa dalla fase di Start Up a quella più matura del Challenge per avviarsi all’Evolution e in queste 3 fasi i livelli e quindi le dimensioni utili in cui valutare le decisioni sono: il livello strategico il livello tattico e quello operativo.
Per approfondimenti rinvio ad un intero sito dedicato www.retimpresa.it promosso da Confindustria.