Il nostro mondo dell’ITSM affronta in questo momento un profondo e radicale cambiamento che parte proprio dalle basi e quindi dall’infrastruttura che vede rovesciata la contrapposizione tra hardware e software in un nuovo paradigma in cui tutto è software driven. Lo spostamento sempre più forte alla logica dei servizi con tutti i vantaggi conseguenti ha rivelato i limiti di un approccio tradizionale nel disegnare l’infrastruttura di riferimento. Cerchiamo in modo sintetico di chiarire il termine Hyperconvergence o Iperconvergenza (HCI): le componenti di una infrastruttura IT (networking, storage, server, etc.) vanno ad integrarsi in modo molto forte e sono rappresentate da singoli nodi facilmente replicabili ed espandibili ma sostanzialmente gestiti a livello software. Questa architettura ricorda molto un sistema peer-to-peer che ha il suo punto di forza nella facile espandibilità e nella capacità comunque di mantenere consistenza. Il vantaggio di questa architettura è nella possibilità di poter “orchestrare” in modo “semplice” strutture complesse con facilità di poter replicare risorse critiche. Per il software defined network (SDN) rinvio al prezioso contributo del nostro coordinatore TCAB Federico Corradi pubblicato nella recente newsletter di itSMF Italia http://www.itsmf.it/newsletter/itsmf-newsletter-201609/ e anche qui si può aggiungere che questa soluzione la troviamo anche nel modello cloud con il software driven cloud networkimg.
Quello di cui stiamo parlano ha a livello di mercato e quindi di offerta 2 prodotti che sono stati di fatto i fondatori e attuali punti di riferimento e di “imitazione” per tutti gli altri, per correttezza non indicherò i loro nomi ma non cercateli in quelli che abitualmente sono riferiti come i leader di mercato per quanto riguarda la diffusione. Posso solo dire che entrambi hanno iniziato l’attività “from the scratch” mettendo in modo forte le competenze maturate nei rispettivi settori: infrastruttura e networking.
Un piccolo aiuto comunque per individuare i produttori-fondatori sono le iniziali “N” per Hyperconvergence e “A” per Software Defined Network.
DevOps è presente sia nel sistema leader per Hyperconvergence che nel sistema leader per il Software Defined Network…perfetto vero? I framework che ci aiutano a gestire l’ITSM sono di fatto parte integrante delle soluzioni innovative che stanno componendo i servizi IT di oggi. E’ facile capire che essendo di fatto presente la logica del software driven, la modalità DevOps si applica in modo eccellente realizzando velocità di rilascio, automatismo, agilità. Nel caso dell’Hyperconvergence viene utilizzato in modo ricorrente il modello basato su “container” che garantisce velocità e rollback quasi immediati in caso di problematicità.
Il supporto DevOps in questi prodotti innovativi non è marginale ed è proprio la modalità spesso suggerita per ottenere i migliori risultati combinando livelli di efficienza e di reattività customer centrica, il successo di questi prodotti è misurato anche dalle tante “imitazioni” proposte recentemente dai leader di mercato ciò significa che ancora una volta il cambiamento è già iniziato.