Industria 4.0 con la prospettiva dell’ITSM

Il termine Industria 4.0 ha origine nel 2011 in una pubblicazione in cui si definiva un nuovo ciclo di svolta nella produzione industriale utilizzando l’Internet delle cose meglio noto e più semplice a scrivere con IoT. la quarta fase dello sviluppo industriale si caratterizza per i seguenti aspetti:

  • sistemi cyber fisici
  • intelligenza decentrata
  • big data analytics e AI
  • interazione tra mondo reale e virtuale
  • cloud enabled

Se confrontata con quella che è stata la terza fase dominata dall’automazione dei processi produttivi (anni 60 del secolo scorso) risulta molto più complessa la comprensione di una visione che raccolga un filo che possa unire in una visione integrata e quindi di management tutto questo nuovo mondo di soluzioni e tecnologie capaci di produrre reale valore e profitto per l’impresa.

Il mestiere dei CIO in qualche modo viene nuovamente messo a confronto con una nuova realtà il cui impatto si estende adesso dagli uffici e dai data center verso gli ambienti produttivi e verso tecnologie non più “fisicamente” presenti nel perimetro aziendale. Come si salva il CIO in questo contesto e come riesce a rappresentare un punto di riferimento e non un inutile “peso” nell’economia produttiva dell’impresa?. La risposta sta sempre nella gestione dei servizi e nella orchestrazione di questi finalizzata agli obiettivi di business. Service management e sempre più information technology ponendo un vincolo non sugli apprezzamenti di una tecnologia in termini assoluti ma di compatibilità ed efficienza con il business d’impresa.

Gestire quindi il service management ed orchestrare l’insieme delle soluzioni sempre più intelligenti e sempre più capaci di regolare in modo fine e preciso le necessità riducendo nel complesso l’impiego di risorse e quindi migliorando anche il conto dell’impatto ambientale dell’impresa.

Industria 4.0 abbatte in modo drastico la percezione che la tecnologia sia produzione di quantità sempre più elevata di prodotti e servizi a favore di una migliore regolazione che evita sprechi ed inutili impieghi di energia e risorse. Il CIO grazie all’ITSM svolge il compito di garantire la coerenza di tutti i settori e rende armonica la diffusione di tecnologie rappresentando in modo importante il valore complessivo prodotto e agendo in modo costante per un miglioramento dei risultati.

Industria 4.0 non può e non deve essere una sigla, adesso molto utilizzata, ma una strategia articolata che l’impresa intraprende per il miglioramento continuo e anche in modo radicale per la propria sopravvivenza. Anche a livello politico questa necessità è molto sentita dalla comunità europea (Ambiti Horizon 2020) e al nostro governo nazionale che nel sito del Ministero dello Sviluppo Economico ha una sezione dedicata:  https://www.mise.gov.it/index.php/it/industria40  . Da notare la denominazione di Transizione 4.0 che si trova nelle pagine del Ministero e di Impresa 4.0 che stanno a rappresentare la consapevolezza che tale processo interessa tutti i contesti produttivi e di servizio non solamente l’industria .

 

 


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